BMW seie 1 2011: brutta brutta brutta pubblicità

20 01 2012

Stavolta partiamo dal video e lo analizziamo frase per frase. Oltre la colonna sonora gaia c’è di più, qualcosa che BMW probabilmente voleva far risaltare: penso allo stile della giovinezza ma anche al look, alla moda e all’essere sempre un passo avanti (vedi le inquadrature del cambio automatico o dell’iphone). Peccato per la voce guida dello spot. Peccato per l’audio in generale, direi.

Le impronte digitali non indicano chi siamo veramente
Che immagine povera di significati, tutti già riciclati ovunque e stuprati. Mah, basito.

Il DNA non fa capire perchè siamo diversi gli uni dagli altri
Ah davvero? Forse è proprio il contrario, se ci pensiamo bene.

Il timbro della voce non dice nulla sulla nostra identità
Niente di più falso. Sicuramente non conoscerai le abitudini alimentari di chi parla ma dal timbro della voce si capiscono tanti aspetti del carattere e tante sfumature di ciascuno di noi. Sfido chiunque a dire il contrario…a parte BMW…

Ciò che ci rende davvero unici sono le nostre scelte
Ah! Ecco dove voleva andare a parare la casa tedesca! Diversificati, tanto per cambiare; le scelte che prendiamo costruiranno anche la nostra persona certo ma la incanalano in quei famosi luoghi comuni che ogni giorno abbiamo sotto agli occhi. E’ impensabile quindi credere che le nostre scelte ci rendano davvero unici (a parte qualche caso limite su tutto il pianeta).

BMW, noi siamo unici e non abbiamo bisogno di scegliere qualcosa per esserlo





Lotto: quando si vende del dolce veleno

29 12 2011

Se scommetti vinci, se non scommetti perdi: questa la filosofia degli stati che promuovono il gioco d’azzardo. Questo pensiero viene esteso anche al gioco del Lotto. Allora veniamo subissati da spot scialbi che recitano “gioca responsabilmente”. Bah. Probabilmente è meglio puntare sulla simpatia, come al solito e come si faceva una volta.
Ecco di seguito un video elementare che premia l’umorismo anglosassone (ma anche no…)

Almeno l’Italia qui vince con una Lamborghini…





Spot Mercedes GLK 2011: la moda è per chi non capisce lo stile

28 09 2011

“Forget about all the time I wasted…
…about the places to be seen, must-haves, touches of class and master-strokes…
Forget about the never aging ladies…
… and the thronging crowds pacing up and down the downtown boulevards…
Forget about conference calls, social networks and social climbers…
… Forget about conceptual art and private viewings where the In crowd sip watery cocktails…
…Forget about acid jazz and lounge music…
… Friday sushi and Sunday brunch”…

Ecco il testo, sembra quasi di una canzone a suo modo Rock’n’roll. Perchè l’aria di cambiamento che si porta dietro questa generazione è proprio nei brunch e nel sushi, nei social network e nell'”acid jazz” e Mercedes lo sa. Si gioca infatti su questi concetti innovativi per lanciare la campagna di comunicazione di un prodotto con design fresco ma “vintage”: esaltare il mezzo mandando al diavolo tutte quelle che sono le mode del momento per far capire che “chi vale davvero sa scegliere” qualche cosa di Diverso (sì, con la D maiuscola). E il sushi è solo diverso: non basta più.

C’è da notare però come anche in questo caso si stia cercando di tornare a pubblicità più evocative anche nel campo delle 4 ruote: chissà a cosa è dovuto! Sarà forse per il solito stile monotono che hanno adottato nell’ultimo decennio le macchine di lusso?

Notiamo come tutti questi “…al diavolo” vengano accompagnati da una Lounge Music di sottofondo, un po retrò (ma và?!) e sicuramente azzeccata che accompagna armoniosamente le immagini ma crea un forte scontro con la voce fuori campo.
Alla fine sembra che la morale sia una sola: continuate pure a fare quello che fate di solito, lo stile rimane per pochi, il resto è moda.

Qui sotto la versione italiana che già è trasmessa da alcune reti





Spot Vodafone 2011: le cose più belle si fanno in due ma senza Hilary e Totti!

28 09 2011

Finalmente!
Ecco il primo pensiero che ci attraversa la mente seguito subito dopo da “…ma fino a quando?”. Già perchè la nota compagnia telefonica cambia, per ora, registro, distaccandosi dagli spot che hanno caratterizzato il panorama (e monopolizzato) negli ultimi anni: per lo più squallidi e incentrati tutti sulla presenza di personaggi famosi (o, come la concorrenza, sulla bassa ironia).

Ecco quindi dei video dei nuovi spot

Per una volta viene anche accantonato il binomio “due=coppia eterosessuale in età fertile che si ama” a favore di altre “coppie” sicuramente più simpatiche che suscitano maggior simpatia. Vengono tenute le redini, ovviamente, del vissuto comune: in questo modo i due anziani vecchietti fanno giochi ispirati ai/dai più giovani (o ricorderanno forse la propria giovinezza?) mentre gli animalisti saranno felici di vedere il miglior amico dell’uomo diventare co-protagonista del primo video.
Che la pubblicità delle compagnie telefoniche stia prendendo una nuova strada? Non sarà forse l’inizio della rivoluzione?

Attendiamo sviluppi ulteriori, chissà se per una volta verremo sorpresi!

Ed ecco una versione estesa del secondo video





Dov’è finita la dignità? Quando la Pubblicità diventa pubblicità oggetto

2 08 2011

immagine dal sito http://letteraviola.it/

Parliamone. Perchè è giusto che “basta che se ne parli” ma c’è un limite a tutto. No, non parlo della dignità della donna, perchè fossi una gentil donzella mi ci farei una risata sopra pensando che un giorno potrei esserci io (dieta permettendo); bensì mi riferivo ai temi trattati e allo squallore grafico di questo cartelloni. Pubblicità No la definisco, Pubblicità Spazzatura la citano, è uguale: prendi una ragazza carina (ma anche no), spogliala un pochino e piazzala a caso su un 6×3, colori a caso, font basic a caso senza ritegno.
Eh no…
Eppure la gente lo guarda, lo osserva si fa due risate, i più accalorati ci fanno due pensierini e via. Funziona così il mondo della pubblicità.
Però poi ci si lamenta delle donne-oggetto che vengono sbattute a destra e a manca. Io ci rido sopra, perchè una donna non è facendo togliere dei cartelloni pubblicitari o degli spot che dimostra la sua dignità.
Farsi furbi ed essere superiori a tutti questi richiami sessuali potrebbe essere un’alternativa. In fondo la donna è anche mamma e sesso (da sempre). Lo so che ci sono anche coppie di gay, ma se improvvisamente queste coppie cominciassero a dire di smetterla con le associazioni donna-mamma?
Quindi io mi indigno e faccio un proclama: basta con lo squallore nel quale siamo finiti e la bassezza dei prodotti comunicativi. Proviamo a stupire, a colpire, a far sorridere. E se ci dobbiamo mettere una donna nuda in primo piano va benissimo: che questo però non diventi l’escamotage per mascherare carenze di fantasia e mancanza di originalità.

La donna può difendere la sua dignità, la pubblicità no: urge qualcuno che si metta dalla sua parte.





Sky Sport 2011/2012: lo sport diventa positivamente divertente

17 07 2011

Sotto l’ombrellone lo sport può diventare quasi più affare da rotocalchi e paparazzate; acquisti, cessioni e contratti occupano le pagine dei quotidiani, trasformandoli in una sfilata di mortorio.
Sky evidentemente è riuscita a resuscitare anche altri sport che vanno per la minore ma che son sempre apprezzati dall’italiano poco più che medio che riesce ad apprezzare altro oltre il calcio.
E così sforna una serie di pubblicità dove regna sovrano il claim “Solo su Sky lo sport fa miracoli”: i protagonisti sono vestiti con abiti da preti, frati, membri del clero e compiendo gesta epiche aiutano le “persone comuni” (e quindi i telespettatori). Questi miracoli divino-sportivi sono attesi dai tifosi con trepidazione e così una goccia di sudore di Totti può segnare i cuori e le anime dei suoi fans quanto un santo portato in processione per il paesino.
Tralasciando lo scontato paragone tra fede sportiva e fede religiosa, spesso troppo simili, abbiamo una serie di spezzoni divertenti e irriverenti.

Eccone alcuni



Ed ecco un video sul backstage

Direi senza dubbio un passo in avanti se pensiamo alle scorse edizioni in cui Sky pubblicizzava la sua Alta Definizione con l’aiuto di un Cassano in due versione; non c’è che dire, quest’anno hanno recuperato un po’ di fantasia!





Spot Yamaha Super Tenerè: due ruote per sognare nella sabbia e non solo

6 07 2011

Evocativa, non c’è che dire. Lavoro svolto alla grande, sulla scia degli ultimi spot che in questo periodo vanno molto di moda. Note di pianoforte accompagnano i ricordi di un centauro (benestante) endurista; quello che possiamo dedurre è che i viaggi per lo più sono compiuti nel deserto (sabbia) elemento base che cerca di convincere i motociclisti esperti o meno: è noto infatti che se si sa guidare sulla sabbia, si può portare una moto un po’ in tutte le situazioni.
Costruita per la sabbia, quindi, il mezzo risulterà affidabile sempre e comunque. Ma c’è poco spazio per questi ragionamenti perchè la mente vola via.
Si poteva affrontare il lancio della moto nel modo più classico: potenza, rumore, motore, invece è stata adottata la tecnica della passione, ricollegando esperienze di viaggio e momenti chiave della vita con l’anima. E questa moto che permette di cavalcare questi momenti.
Viaggio e ritorno a casa, la filosofia che da sempre accompagna il biker. Il tutto coronato dalla frase finale, riassuntiva della versatilità del mezzo: “Le mie radici sono nella sabbia ma i miei rami possono arrivare ovunque”.

Ecco invece la pubblicità più tecnica tutta italiana:

Agenzia: DLVBBDO
Direttore creativo: Stefania Siani – Federico Pepe
Copywriter: Pasquale Frezza – Gennaro Borrelli
Direttore artistico: Nicola Cellemme
Casa di produzione: Mercurio Cinematografica
Regia: Igor Borghi
Location: Namibia





Vivident Blast 2011: la fiera del no-sense

5 07 2011

Un uomo-donna, una marionetta e una balena bianca su un grattacielo: eppure già link di Facebook inneggiano alla “marionetta antipatica” oppure al “padre che sono tua madre” etc. Bene o male basta che se ne parli: direi che questa frase è ancora una volta azzeccata.
Forse rimandando un po’ a Beautiful e un po’ a uno dei vari ScarieMovie ecco la frase “Io non sono tuo padre, sono tua madre” che colpisce tanto quanto un moscerino in un occhio: fastidiosa, già sentita e inflazionata.
Eppure resta in mente. Come la marionetta successiva; ed è inutile elucubrare su eventuali Pinocchi, Mastri Ciliegia nascosti o altro. E’ tutto davvero senza senso.
E Moby Dick lo dimostra.
Bene o male basta che…
Eppure la pubblicità 2009 ci strappava un sorriso molto più convinto (per intenderci i due colleghi di lavoro che facevano a gara per vedere chi era più bravo a creare opere con la famosa cicca). Questa un sorriso ce lo strapperà anche ma una volta o al massimo due. Facciamo tre. Poi però altro che moscerino negli occhi…





Effervescente Brioschi: frizzante!

22 06 2011

Sono rimasto inizialmente colpito da questa pubblicità principalmente per il cinghiale: risulta ironico e simpatico mentre suona la fisarmonica  ma la realizzazione 3D è curata nei minimi dettagli con il movimento delle orecchie che rende la figura dell’animale molto caricaturale.
D’effetto e di impatto il messaggio comunicato che fa del cinghiale una delle pietanze più “pesanti” visto che di solito lo si mangia insieme a condimenti non del tutto dietetici o a contorni decisamente complicati per lo stomaco. 30 secondi di divertimento che restano impressi nella mente in modo semplice ed efficace.

Vi sono altre versione della suddetta; sicuramente degna di nota quella che potete trovare qui sotto. Anche qui l’ironia fa da padrona e la scena è rubata dall’animale, protagonista indiscusso di tutta la serie.

Probabilmente la versione che è stata usata maggiormente (che vede il cinghiale sullo stomaco di un povero cittadino medio addormentato) è anche la meno ironica; è stata chiaramente usata perchè il problema dell’insonnia da overdose di cibo ha più impatto sul pubblico anche come luogo comune (“mi è rimasta la cena sullo stomaco”).
E’ anche la versione scelta per le pubblicazioni cartacee…e ricordo che questa campagna pubblicitaria ha sicuramente più di 3 anni!!





Hyundai ix35 2011: in viaggio verso il futuro

22 06 2011

E’ in onda da un paio di settimane questa splendida pubblicità che gioca sull’incoerenza tra le frasi del narratore e le immagini che ci scorrono sotto gli occhi: l’abbattimento degli stereotipi e dei luoghi comuni composti da frasi fatte che caratterizzano discorsi in genere privi di personalità e/o carattere.
La musica è stata creata appositamente per questa pubblicità e il motivo al pianoforte ci accompagna nella lettura delle immagini comunicando serenità e tranquillità, probabilmente con l’intento di far capire al pubblico che tutte queste sensazioni positive possono essere provate alla guida del nuovo mezzo.
Il claim New Thinking New Possibilities ci invita ad andare oltre ai soliti luoghi comuni per poterne trovare altri da sfatare.